Come abbiamo già visto nel post precedente "pianificare" deriva dal latino "
planus ficare", ma sarà proprio così? Non solo nell'italiano, ma anche in molte altre lingue europee, il termine non è stato usato fino alla seconda metà del Seicento; mentre precedentemente venivano usati sinonimi della parola.
Il primo uso della radice di "
planus" per indicare un progetto, uno schema mentale, è rintracciabile nel sostantivo inglese "
plan", comparso intorno agli inizi del Settecento. Tuttavia la parola già esisteva nella lingua inglese, anche se nata solo nella seconda metà del Seicento, con il significato di disegno in prospettiva o progetto di un oggetto, ma in questo caso poneva le sue radici nel termine francese "
plan" (con il significato di pianta per esempio di una casa), che a sua volta derivava dall'aggettivo sostantivato latino "
planum". Invece il nuovo significato di progetto che assume "
plan" proviene dall'influenza figurata di un altro termine francese "
planter" (ossia piantare, disporre nel terreno) e di un antica parola italiana derivante dal latino "
planta" (virgulto o pianta del piede). Nel 1728 in Inghilterra viene poi usato per la prima volta il verbo "
to plan" con il significato di fare un piano. La parola italiana "pianificare" deriva da questo termine con l'aggiunta del tipico suffisso italiano "-ficare", usato per i verbi che indicano il realizzare. Quindi rispondendo alla nostra domanda possiamo dire che "pianificare" non deriva unicamente dal latino "
planus", ma la sua etimologia è ben più complessa.
Nelle lingue europee è visibile l'influsso di "
to plan" tanto che anche in culture relativamente distanti l'etimologia è la stessa, come per esempio in Russia. Di seguito propongo qualche esempio:
- spagnolo: "planificar"
- russo: "планировать" ("planirovat")
- portoghese: "planificar"
- francese: "planifier"
- tedesco: "planen"
- polacco: "planować"
- ucraino: "планувати" ("planuvaty")
- rumeno: "planifica"
- svedese: "planera"
- norvegese: "planlegge"