Saturday, May 30, 2020

STEP#14 La macchina da scrivere e la tastiera

L'Ottocento fu un secolo ricco di innovazioni tecnologiche e una di queste fu la macchina da scrivere.  E' difficile attribuire l'invenzione poiché per tutto il XIV secolo furono diversi coloro che ne progettarono un prototipo.
Nel 1846 l'italiano Giuseppe Ravizza, che risulterebbe l'effettivo inventore, costruì una macchina da scrivere e la chiamò cembalo scrivano. Prima di lui un altro italiano, Agostino Fantoni, aveva creato una sua versione della macchina già nel 1802. Ciononostante furono degli americani i primi a commercializzarla. Uno di loro, Cristopher Latham Sholes, realizzò un prototipo della macchina da scrivere nel 1874, che possedeva una piccola barra, chiamata martelletto, che, battendo su un foglio di carta carbone sovrapposto ad un foglio bianco, imprimeva le lettere su quest'ultimo. Da questo momento la macchina venne perfezionata sempre di più, diffondendosi in tutto il mondo.
La disposizione dei tasti della tastiera fu oggetto di attenta pianificazione, con il duplice obiettivo di ottimizzarne l'usabilità e la funzionalità. Il risultato fu il sistema QWERTY, ancora oggi usato nelle tastiere dei computer. In questo sistema le lettere più usate sono poste lontane tra loro, per evitare che i martelletti si incastrassero tra di loro inceppando i meccanismi. Allo stesso tempo la disposizione è stata studiata per semplificare la scrittura, con un'attenta divisione dei tasti per le due mani: quando una batte l'altra si posiziona.
Macchina da scrivere Sholes con tastiera QWERTY

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