Sunday, June 14, 2020

STEP#25 Un ultimo sguardo al "pianificare"

In questo blog abbiamo analizzato la parola "pianificare", vedendo come la pianificazione è stata ed è tuttora fondamentale all'interno della nostra società.

Partendo dalla sua definizione, ne abbiamo studiato l'etimologia nella nostra e in altre lingue, soffermandoci sulla sua storia ed evoluzione. Abbiamo visto come la parola sia di per sé relativamente recente, ma anche come l'azione del pianificare sia presente nella storia dell'umanità da millenni. I primi riscontri si hanno con l'avvento delle più antiche civiltà, delle quali rimangono le grandi imprese edili, sicuramente frutto di un'attenta pianificazione. Già babilonesi, egizi, greci ed altri sarebbero esempi più che validi, ma furono i romani coloro che fecero della pianificazione un'arte (https://s272135.blogspot.com/2020/05/step8-roma-antica-e-la-pianificazione.html). Della Roma antica ci rimangono non solo le imponenti costruzioni, ma anche alcuni scritti che descrivono tutto ciò che sta dietro alla loro edificazione, come il De aquaeductu urbis Romae di Sesto Giulio Frontino. L'arte della pianificazione edile si è evoluta nel tempo e ha permesso opere di sempre maggior difficoltà tecnica, come le imponenti cattedrali gotiche o i sistemi di difesa dei castelli medioevali (https://s272135.blogspot.com/2020/05/step12-pianificare-nel-medioevo.html), giungendo ai moderni grattacieli. Il risultato è dovuto anche a diverse innovazioni dei materiali: uno dei più importanti è il cemento ed è oggigiorno il materiale edile più utilizzato e rende le costruzioni più stabili e sicure. Nella storia è inoltre stata di enorme importanza la rivoluzione industriale, iniziata nel Settecento, che introdusse la pianificazione industriale nei sistemi lavorativi, ottimizzando i tempi e suddividendo le mansioni. Quest'ultima venne descritta in modo dettagliato da Frederick Taylor nelle sue teorie. Il taylorismo troverà poi la sua applicazione pratica nella fabbrica di Henry Ford, che fu il primo a introdurre la catena di montaggio nell'industria civile nel 1913.

Nei racconti abbiamo visto come la pianificazione sia da sempre presente, come nella fatica delle stalle di Aùgia, superata in modo splendido da Ercole grazie alla messa in atto di un piano molto intelligente. Si pianifica anche all'interno di numerose opere narrative moderne, delle quali abbiamo visto un esempio nel libro "Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi. Ben più difficile è stato rintracciare la parola in un’opera poetica, poiché i soggetti della poesia sono spesso i sentimenti e non le azioni pragmatiche. Abbiamo anche preso in considerazione un fatto di cronaca in cui la pianificazione è l'azione principale. Un'innovazione tecnica che ha facilitato e velocizzato la scrittura dei testi fu la macchina da scrivere, di cui abbiamo parlato in un post. Importante sottolineare come i tasti della tastiera della macchina da scrivere siano stati disposti secondo il sistema QWERTY, in seguito ad una attenta pianificazione.

Nella scienza la pianificazione ha consentito una strutturazione delle fasi degli esperimenti, rendendo più alta la possibilità di successo.

Abbiamo visto come il "pianificare" sia presente nelle arti figurative, come nel quadro "The Revolutionary Meeting" di Ilya Repin. Anche nelle immagini catturate da una cinepresa è presente il tema. Nella storia del cinema abbiamo infiniti esempi dell'azione e nel film scelto, Apollo 13, viene sottolineato come una pianificazione repentina ed efficace possa portare al successo. Per quanto riguarda una pubblicità ci siamo soffermati sulla storica pubblicità di Alpitour, che lancia un messaggio molto chiaro: una buona pianificazione rende più sicuro viaggiare. Abbiamo anche cercato di racchiudere in un'unica immagine il significato di pianificare e in una mappa concettuale e in un abecedario i concetti chiave e le parole connesse all'azione.

Passando ad eventi moderni, abbiamo visto come il governo italiano ha inizialmente agito per contrastare la pandemia di COVID-19 attraverso un piano suddiviso in più fasi. Numerosi sono i brevetti di invenzioni moderne di sistemi che hanno la possibilità di pianificare autonomamente le azioni da compiere oppure che semplificano la pianificazione di un lavoro. Infine abbiamo lanciato uno sguardo verso il futuro immaginando un’invenzione futura che potrebbe rivoluzionare la pianificazione urbanistica dei prossimi secoli, rendendo più vivibili le nostre città e più luminose le nostre case (ne abbiamo fatto anche un volantino pubblicitario).

“Gestisci il tempo in modo creativo: organizza la settimana intorno alle tue priorità, anche se all'inizio ti costerà un po’ di fatica. E ricordati che fallire nella pianificazione significa pianificare il fallimento.”.

Robin Sharma - Scrittore


STEP#24 Mappa concettuale di "pianificare"


STEP#23 V-Edil: il volantino pubblicitario

STEP#22 Il V-Edile: la rivoluzione della pianificazione urbana

L’invenzione futura che ho immaginato è il V-Edile. 

Il V-Edile è un nuovo materiale plastico per l’edilizia con caratteristiche rivoluzionarie di resistenza, modellabilità e trasparenza. Il materiale, al pari del calcestruzzo, è utilizzabile come elemento portante per l’edilizia, ma a differenza del calcestruzzo è facilmente modellabile e con caratteristiche innovative di trasparenza: prevede infatti una totale trasparenza su una faccia e una totale opacità sull'altra. In tal modo è possibile realizzare intere pareti o coperture che si comportano come vetri unidirezionali. Il V-Edile è sempre autopulente, grazie a un sottile strato superficiale di biossido di titanio, e può essere ulteriormente trattato superficialmente sia per garantire isolamento termico, sia per modificarne l’aspetto. In particolare il lato trasparente può essere reso attivo per filtrare oggetti, persone o l’eventuale armatura, mentre il lato opaco può simulare diverse superfici (mattoni, intonaco, prato, ecc.). Se calpestabile il V-Edile può avere superficie ruvida senza che ne siano intaccate le caratteristiche. 

Sono certo che la mia nuova invenzione rivoluzionerà la pianificazione urbanistica e territoriale. Sarà per esempio possibile interrare i grandi viali cittadini, restituendo alla cittadinanza ampie aree pedonali e silenziose, nel contempo garantendo agli automobilisti un’esperienza di guida che, per luminosità e confort, è equivalente a quella di superficie. Anche nell'edilizia residenziale il V-Edile troverà facile campo di utilizzazione, consentendo la realizzazione di intere pareti “vetrate” o di mansarde coperte “open air”.


Friday, June 12, 2020

STEP#21 Pianificare e i suoi brevetti

Esistono migliaia di brevetti che riguardano la pianificazione. La maggior parte di questi fanno riferimento a sistemi che permettono di pianificare qualcosa o aiutano a pianificare qualcosa. Per esempio esistono numerosi sistemi che consentono di fare piani di volo o di viaggio autonomi, ossia senza conducente, fino a poco tempo fa improponibili a causa della mancanza di mezzi tecnologici. Il generating a mission plan for capturing aereal images with an unmanned aerial vehicle è uno dei tanti esempi: il sistema consente di scattare foto aeree senza la necessità di avere a bordo un pilota e un fotografo.
Alcuni inventori hanno sviluppato sistemi che permettono alle macchine di pianificare autonomamente i movimenti da compiere grazie ad una sorta di intelligenza artificiale: è il caso del continuous updating of plan for robotic object based on received sensor data, che ci illustra come un robot, dopo aver fatto una riproduzione tridimensionale dell'ambiente circostante grazie a dei sensori, non solo riesce a produrre un piano di azione, ma è in grado di modificarlo in base alle diverse circostanze che si presentano.
Un'altra invenzione molto interessante è il project planning system, un software collaborativo ed interattivo che permette di pianificare tutte le fasi di un progetto personalizzato, dalla raccolta delle informazioni e dei dati rilevanti fino alla fase di progettazione e di implementazione.
Come si può notare si tratta principalmente di sistemi nati recentemente in seguito alle grandi innovazioni tecnologiche avvenute negli ultimi anni soprattutto in ambito informatico. Ciononostante non è da sottovalutare la loro importanza poiché contribuiscono allo sviluppo e aiutano l'organizzazione, due azioni fondamentali della società moderna.

STEP#20 Il cemento

Intorno ai primi del 1800 venne brevettato in Inghilterra un nuovo tipo di materiale: si tratta del cemento di Portland, fabbricato per la prima volta da Joseph Aspdin nel 1824. Il nuovo materiale è il punto di arrivo di un progressivo processo di perfezionamento della calce idraulica, usata già dagli antichi egizi, dai greci e in particolar modo dai romani. Il cemento ha prestazioni migliori rispetto alla calce sia per forza che per velocità di presa, e proprio per questo ha rimpiazzato in poco tempo il suo predecessore, diventando strumento fondamentale per l’edilizia e consentendo una diversa e più moderna pianificazione urbanistica.
Il cemento, ai giorni d'oggi, è il legante utilizzato per la formazione di calcestruzzo, che, unito a uno
scheletro di acciaio, risulta molto resistente sia in compressione che in trazione. Tutto ciò ha reso più facile e veloce la costruzione di edifici e ha permesso la pianificazione e la progettazione di opere sempre più ardite e complesse.
Villa Savoye, Le Corbusier

Sunday, May 31, 2020

STEP#19 La pianificazione di un esperimento

Un esperimento è una serie di operazioni mirate alla misurazione di grandezze riguardanti un dato fenomeno, allo scopo di dimostrare un'ipotesi o verificare una teoria. Per svolgere un esperimento è necessario fare una pianificazione che fissi le modalità dell'esperienza stessa affinché si possano raggiungere dei risultati attendibili. Questa pianificazione consiste nel conoscere l'ipotesi e le variabili necessarie a misurarla e stabilire la modalità con cui raccogliere i dati. Quest'ultimo processo coinvolge anche la statistica, in quanto le scelte da effettuare sono volte a contenere l'effetto della variabilità sperimentale e a ridurre conseguentemente l'errore.
Un esempio molto famoso è l'esperimento del piano inclinato di Galileo Galilei, che dimostra che i corpi cadono subendo un'accelerazione uniforme (ipotesi). L'esperimento consiste nel far scendere lungo un piano inclinato una sfera. Si può notare che che cambiando la lunghezza del piano inclinato esiste una proporzionalità diretta tra lo spazio e il quadrato del tempo (variabili). Per verificare l'ipotesi risulta necessario provare diverse volte cambiando la lunghezza del piano. Con questo esperimento Galileo riuscì a formulare legge generale della caduta di un corpo libero, verificando così l'ipotesi utilizzando la pianificazione di un esperimento.

STEP#18 La pianificazione di una truffa

Nei primi di maggio di quest'anno La Stampa ha dedicato un articolo a un fatto di cronaca riguardante una truffa ben pianificata. Tre uomini sono riusciti a rubare diversi oggetti di valore custoditi in una cassetta di sicurezza di una palestra. Per farlo i tre ladri si sono finti clienti inscenando un piano ingegnoso: uno dei truffatori ha controllato esattamente cosa la vittima stesse mettendo nella cassetta, un'altro la ha seguita per controllarne i movimenti, il terzo è riuscito ha convincere la ragazza alla reception a tranciare il lucchetto, dicendo di aver perso le chiavi dell'armadietto ed elencando dettagliatamente quali oggetti avesse depositato. Alla fine però il piano è fallito, poiché la polizia è riuscita a individuare i truffatori.

STEP#17 L'abecedario di pianificare

A - attività
D - decisione
E - efficienza
F - finanziamento
G - Gantt
I - investimento
L - lavoro
M - mansione
O - organizzazione
P - pianificare
Q - qualità
R - rischi
S - SWOT
T - tempistica
U - utilità
V - vincoli 

Saturday, May 30, 2020

STEP#16 Taylor e la pianificazione industriale

Frederick Taylor (1856-1915) è stato un ingegnere ed un imprenditore statunitense, impegnato nella ricerca di metodi che migliorassero l'efficienza nelle industrie. Fu l'ideatore del taylorismo, una teoria riguardante il management. Egli elaborò il suo metodo di organizzazione scientifica del lavoro, spiegata nel suo libro "L'organizzazione scientifica del lavoro", che aveva l'obbiettivo di minimizzare il lavoro ed ottimizzare i tempi di lavorazione. Per far ciò, secondo Taylor, era necessario scomporre il più possibile il processo di produzione di un determinato oggetto pianificando e organizzando attentamente ogni operazione. La sua teoria consisteva nel "one best way", ossia che esisteva un unico modo per produrre il più possibile con il minor sforzo possibile. Era fondamentale scegliere l'operaio più adatto per svolgere un determinato compito, cronometrarlo ed allenarlo per aumentare la sua efficienza. I compiti erano molto specifici in modo tale che non fosse difficile specializzare il lavoratore. Il funzionamento dell'azienda era così standardizzato che era possibile fare una pianificazione anticipata delle mansioni: le conoscenze che venivano raccolte dal lavoro degli operai erano analizzate dalla direzione, che così facendo aveva tutti i dati per controllare anticipatamente le fasi e i tempi del ciclo produttivo, che non dipendevano più dalle caratteristiche di ogni singolo lavoratore. La pianificazione risulta così un pilastro fondamentale della teoria del taylorismo, che troverà un'applicazione pratica con l'introduzione nelle industrie della catena di montaggio da parte di Henry Ford, che porterà alcune migliorie al sistema di Taylor che aveva subito numerose critiche.


STEP#15 La catena di montaggio

Fin dall'inizio dell'era industriale gli imprenditori erano alla ricerca di metodi produttivi sempre più efficienti, che permettessero di produrre il più possibile nel minor tempo possibile.
Con i primi del Novecento ci fu un'invenzione destinata a cambiare profondamente il sistema industriale in vigore: si tratta della catena di montaggio introdotta per la prima volta dall'imprenditore Henry Ford nel 1913 nella sua omonima fabbrica. Essa è costituita da un nastro trasportatore sopra il quale circolano diversi oggetti che che vengono man mano assemblati, fornendo alla fine del ciclo il prodotto finito. Si tratta di un metodo davvero innovativo, poiché permette di ridurre notevolmente i tempi di produzione. Ma  per diminuire i tempi non basta la presenza della catena di montaggio: infatti tutti i processi produttivi vanno pianificati a fondo affinché il flusso non si fermi mai. In passato erano gli operai a coprire ogni singolo processo e bisognava organizzare l'ordine delle lavorazioni, decidere i mezzi da usare, individuare le singole operazioni da svolgere e i tempi di ogni mansione, affinché la fabbrica potesse andare a massimo regime. Ai giorni d'oggi invece sono delle macchine computerizzate a svolgere la maggior parte dei lavori, mentre i lavoratori ne controllano il giusto funzionamento. Questi robot sono progettati e programmati affinché possano ricoprire in modo esaustivo il compito che devono svolgere, inserendosi perfettamente nel piano produttivo dell'industria, evidenziando quanto sia fondamentale aver pianificato in anticipo tutti i passi da seguire.


STEP#14 La macchina da scrivere e la tastiera

L'Ottocento fu un secolo ricco di innovazioni tecnologiche e una di queste fu la macchina da scrivere.  E' difficile attribuire l'invenzione poiché per tutto il XIV secolo furono diversi coloro che ne progettarono un prototipo.
Nel 1846 l'italiano Giuseppe Ravizza, che risulterebbe l'effettivo inventore, costruì una macchina da scrivere e la chiamò cembalo scrivano. Prima di lui un altro italiano, Agostino Fantoni, aveva creato una sua versione della macchina già nel 1802. Ciononostante furono degli americani i primi a commercializzarla. Uno di loro, Cristopher Latham Sholes, realizzò un prototipo della macchina da scrivere nel 1874, che possedeva una piccola barra, chiamata martelletto, che, battendo su un foglio di carta carbone sovrapposto ad un foglio bianco, imprimeva le lettere su quest'ultimo. Da questo momento la macchina venne perfezionata sempre di più, diffondendosi in tutto il mondo.
La disposizione dei tasti della tastiera fu oggetto di attenta pianificazione, con il duplice obiettivo di ottimizzarne l'usabilità e la funzionalità. Il risultato fu il sistema QWERTY, ancora oggi usato nelle tastiere dei computer. In questo sistema le lettere più usate sono poste lontane tra loro, per evitare che i martelletti si incastrassero tra di loro inceppando i meccanismi. Allo stesso tempo la disposizione è stata studiata per semplificare la scrittura, con un'attenta divisione dei tasti per le due mani: quando una batte l'altra si posiziona.
Macchina da scrivere Sholes con tastiera QWERTY

Tuesday, May 26, 2020

STEP#13 La pianificazione delle industrie

Nella seconda metà del Settecento inizia la prima rivoluzione industriale che modifica profondamente la società. Le industrie tessili, nate inizialmente in Inghilterra, si diffondono in poco tempo in tutta Europa e in America, rimpiazzando il lavoro domiciliare che fino a quel momento veniva svolto dai contadini nei periodi in cui non lavoravano i campi. Il grande successo è dovuto ad capacità produttiva molto maggiore rispetto a quella a domicilio, utilizzata nel periodo preindustriale, grazie all'invenzione di nuove macchine e ad una pianificazione e stratificazione del lavoro. Questa pianificazione fu particolarmente studiata dal filosofo ed economista Adam Smith (1723-1790), che scrive nel suo "Ricerca sopra la natura e le cause della ricchezza delle nazioni":
«Prendiamo dunque come esempio della divisione dei lavoro una manifattura di poca importanza, cioè una fabbrica di spilli. Un operaio non addestrato a questa attività, non abituato all'uso delle macchine che vi si impiegano e all'invenzione delle quali la stessa suddivisione del lavoro ha probabilmente dato occasione, con tutta la sua fatica e attività potrà appena produrre uno spillo al giorno, e certo non ne farà venti.
Ma come oggi si esegue tale manifattura, non solo essa è un mestiere speciale, ma si divide in molti rami, dei quali i più sono altrettanti mestieri particolari. Un uomo tira il filo di metallo, un altro lo raddrizza, un terzo lo taglia, un quarto lo appunta, un quinto lo arrotola all'estremità dove deve farsi la testa. Farne la testa richiede due o tre distinte operazioni: collocarla è una speciale occupazione, pulire gli spilli è un'altra, e un'altra ancora è il disporli entro la carta; e così l'importante mestiere di fare uno spillo si divide in circa diciotto distinte operazioni. Ho veduto una piccola fabbrica di questa manifattura ove dieci uomini soli erano impiegati e ciascuno eseguiva due o tre di queste operazioni. Benché fossero poveri e non avessero macchine moderne, pure riuscivano a fare 48.000 spilli in un giorno. Se avessero lavorato separatamente e indipendentemente l' uno dall'altro, ciascuno di loro non avrebbe potuto compiere altro che 20 spilli».
In queste righe Smith parla della specializzazione dell'operaio che, al contrario dall'artigiano, impara a fare sempre e solo poche operazioni sul prodotto, per ottimizzare il lavoro, e non a produrlo per intero. Oltre ai grandi problemi etici che si sono sviluppati intorno alla figura dell'operaio, la pianificazione del lavoro è stata la base della produzione industriale ed è stata progressivamente evoluta e resa più efficiente nel corso degli anni, con l'introduzione di nuove macchine, fonti di energia, con l'invenzione della catena di montaggio  '900 e con la meccanizzazione del lavoro. 

STEP#12 Pianificare nel medioevo

La costruzione di grandi opere da parte dell'umanità è iniziata in tempi antichi, partendo dagli immensi monoliti fino ad arrivare ai moderni grattacieli. Ogni epoca ha garantito il perfezionamento della tecnica che ha permesso costruzioni sempre più complesse ed imponenti. Ma di fondamentale importanza è stata la logistica dietro a questi edifici, che si è migliorata al pari dei miglioramenti in campo tecnologico. Senza una buona pianificazione sarebbe stato impossibile innalzare i pesanti blocchi di Stonehenge o il grattacielo più alto al mondo, il Burj Khalifa.
Nel Medioevo cattedrali e abazie in stile gotico richiesero grandi sforzi non solo progettuali ma anche logistici. Nel suo taccuino di appunti e disegni relativi all'arte di costruire cattedrali, Villard de Honnecourt ci mostra non solo la progettazione della chiesa ma ci descrive anche tecniche, macchine e suggerimenti nel modo di operare, sottolineando così l'importanza della pianificazione. Anche i castelli avevano bisogno di grandi studi prima di essere eretti. In particolare lo studio del territorio era fondamentale, poiché il castello doveva trovarsi in una posizione strategica per poter sventare eventuali minacce ed essere più facilmente difendibile. Un esempio della pianificazione geografica si può ritrovare nella posizione dei castelli della Valle d'Aosta: ogni castello è visibile da quelli adiacenti in modo da poter mandare messaggi di pericolo ai castelli vicini.

Cattedrale gotica di Strasburgo
Cartina castelli della Valle d'Aosta

Thursday, May 21, 2020

STEP#11 Il piano di emergenza per il COVID-19

Nei primi mesi di quest'anno un epidemia si è abbattuta sul pianeta. Un virus altamente infettivo del gruppo dei coronavirus chiamato COVID-19 ha contagiato milioni di persone in pochi mesi, causando migliaia di morti.
In particolare in Italia il contagio ha avuto un grave sviluppo, tanto che il governo ha dovuto varare un piano di emergenza per contenere il problema. Il piano si è evoluto nel tempo rispondendo a diversi obbiettivi. In una prima fase l'obbiettivo principale è stato la salvaguardia della salute pubblica e la riduzione della pressione sulle strutture sanitarie: la misura principale è stata il lockdown, ossia il divieto di uscire di casa, se non per pochi selezionati motivi, e la contestuale chiusura di molte attività produttive e commerciali. Superato il picco del contagio si è resa necessaria una cauta e progressiva riapertura delle attività commerciali per evitare danni eccessivi al sistema economico del paese e attualmente ci troviamo in questa fase. Poiché l'emergenza non è ancora finita il governo continua a monitorare la situazione pronto a modificare il piano di emergenza, con nuove chiusure o più veloci riaperture, seguendo l'evolversi degli eventi. 
Il piano delle misure del governo con il loro evolversi temporale è dettagliato al seguente link: http://www.governo.it/it/coronavirus-misure-del-governo.

STEP#10 Pianificare nella cinematografia

L'azione della pianificazione è ricorrente in molti film. Spesso i protagonisti sono obbligati ad inventarsi un piano per superare le varie sfide e raggiungere i propri obbiettivi.
Vorrei soffermarmi su un film dove la pianificazione rapida ed efficace risulta fondamentale per il raggiungimento dell'obbiettivo finale: si tratta di "Apollo 13" , una pellicola tratta da una storia vera che racconta della spedizione spaziale dell'omonimo Apollo 13.  L'obbiettivo della missione è l'allunaggio, ma un incidente compromette la sicurezza del razzo, così si dove rinunciare ad atterrare sulla luna e tutti gli sforzi si volgono invece alla salvezza e salvaguardia dell'equipaggio. Risultano quindi fondamentali le decisioni prese dalla sala di comando che deve pianificare un piano di emergenza in pochissimo tempo per consentire alla navicella di tornare sulla Terra. 
Soffermiamoci su alcune scene in particolare.



In questa prima sequenza ingegneri e tecnici si trovano davanti alla prima importante scelta del piano: quale sia la migliore traiettoria da far seguire al razzo.



Si tratta di una scena dove viene a crearsi un grave problema, quello della mancanza di energia, ed è proposta una veloce anche se provvisoria soluzione. Verso la fine del film verrà poi trovata una soluzione definitiva che permetterà di fare i passaggi necessari all'atterraggio sulla Terra.



Nell'ultima scena che voglio proporvi, forse la più significativa, vengono proposti tutti gli step per una giusta pianificazione (analisi del problema, individuazione delle risorse disponibili, selezione della migliore soluzione tra diverse alternative ed esposizione del piano). La richiesta è assai difficile a causa della mancanza di strumenti adatti e la soluzione deve essere trovata in maniera repentina. Ciononostante anche davanti a questo problema, i personaggi riescono a individuare una soluzione che sarà fondamentale al compimento della missione.

Saturday, May 16, 2020

#STEP9 Pianificare: l'azione catturata in un quadro

Ilya Repin, "The Revolutionary Meeting", 1883, Tretyakov Gallery, Mosca, Russia

Sebbene siano rare le opere delle arti figurative dove viene rappresentata l'azione di pianificare, qui riporto un esempio dell'artista russo Il'ja Repin. Come suggerisce il titolo, "The Rivolutionary Meeting", il quadro rappresenta un gruppo di rivoluzionari intenti a organizzare un piano di rivolta.

Tuesday, May 12, 2020

STEP#8 Roma antica e la pianificazione

In epoca preistorica le tecnologie erano molto semplici e non c'era bisogno di un'attenta pianificazione per creare oggetti artigianali. Pianificare diventa invece fondamentale per la costruzione delle grandi opere, che iniziano ad essere realizzate con l'avvento delle civiltà. Dobbiamo per esempio pensare all'organizzazione per l'edificazione di una piramide o di un tempio greco.
La civiltà che ha fatto della pianificazione uno dei pilastri portanti per il proprio successo fu quella romana. La loro pianificazione urbanistica ha contribuito ha rendere le città belle e sicure, simbolo di potenza, quella strategica a portato numerose vittorie in guerra che anno consentito un'espansione territoriale, quella sociale ha dato una solida organizzazione e stratificazione della società. Le grandi opere che vennero costruite dai romani sono molto famose ancora oggi, molte vennero usate per secoli dopo la caduta dell'impero e sono frutto di una minuziosa pianificazione. I romani erano attenti a ogni singolo dettaglio: la forza lavoro da impiegare, i costi, la materia prima, l'utilità dell'opera, la sua manutenzione, ecc. Importanti esempi di questa loro meticolosa pianificazione furono gli acquedotti e la rete stradale, che si estendeva per tutto il territorio romano e consentiva di connettere importanti centri commerciali. Entrambi ebbero un ruolo fondamentale nella Roma antica. Importanti informazioni riguardanti gli acquedotti ci sono giunte grazie ad un trattato scritto da Sesto Giulio Frontino, il De aquaeductu urbis Romae. Il suo intento era quello di scrivere un'opera incentrata sull'organizzazione alla base della costruzione e della manutenzione dell'acquedotto con particolare attenzione ai costi e alla parte amministrativa piuttosto che all'ingegneria e alla tecnologia utilizzata. Tutto ciò sottolinea come i romani avessero un attenzione per la pianificazione spesso maggiore a quella che dedicavano per la progettazione.

Pont du Gard

Tuesday, April 28, 2020

STEP#7 Pianificazione in poesia

Le poesie vertono principalmente sulla descrizioni di avvenimenti, immagini, sogni e dei sentimenti che ne scaturiscono e quindi descrivono ciò che è irrazionale, immaginato o improvvisato, non pianificato. Proprio per questo il concetto della pianificazione non compare spesso in opere poetiche. Inoltre trovare la parola stessa "pianificare" non è facile poiché è nata recentemente ed è usata solo da autori moderni e contemporanei.
Ci sono tracce della parola in poesie dove si cerca di dare una dimensione razionale a concetti astratti e irrazionali, come in "Never to reach the oblivious dark" ("Mai raggiungere l'immemore buio") di Dylan Thomas, che utilizza l'espressione "Planning  what's good" ("pianificando ciò che è bene"), oppure come in "fin de soirée" di Michel Houellebecq, dove compare "planning de l'horreur" ("pianificazione dell'orrore").
Il concetto di pianificare inteso come "fare un piano" è rintracciabile invece nella poesia "Esuli" del poeta greco Costantino Kafavis, dove nei versi finali parla di "piani" che "riusciranno":
<< [...]
Abbiamo avuto buone notizie,
e sia che a Smirne succeda qualcosa,
sia che si muovano dall'Epiro i nostri amici,
i nostri piani riusciranno, faremo cadere Basilio senza fatica.
E cosi a nostra volta ci faremo avanti anche noi.>>

Friday, April 24, 2020

STEP#6 Pianificazione in letteratura narrativa

La pianificazione è un'azione spesso presente nei romanzi: i vari personaggi ne fanno uso per arrivare ai propri scopi. L'azione del pianificare è particolarmente presente nei romanzi di genere, come nei gialli o nei libri di fantascienza, dove l'elaborazione di trame complesse diventa parte del racconto.
Voglio però proporvi una lettura, che io ho trovato bella ed emozionante, dove la costruzione di un piano di ribellione e di fuga diventa epilogo del racconto: "Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi. Di per sé non è un romanzo incentrato sulla pianificazione, bensì sulla presa di coscienza del protagonista, Pereira, che sul finale capisce cosa sia giusto per lui e per il suo paese e mette in atto il suo piano.
Pereira è un giornalista che si trova ad operare durante il regime dittatoriale portoghese. All'inizio è un personaggio senza particolari posizioni politiche, ma in seguito a nuove conoscenze ed eventi che accadono intorno a lui prende sempre più coscienza della condizione in cui si trova e capisce che è necessario schierarsi contro la violenza e brutalità del regime dittatoriale. Così, proprio nel finale, a seguito dell'omicidio, avvenuto nella sua residenza, di un suo amico e collega da parte della polizia politica, decide di mettere in atto un piano che consiste nello scrivere sul giornale per cui lavora un necrologio, che diventa denuncia contro la dittatura, ingannando così le strette maglie della censura. Il piano si completa con la fuga verso la Francia, simbolo di democrazia e libertà.

Wednesday, April 22, 2020

STEP#5 La pubblicità che parla di pianificazione

Diversi sono gli esempi di comunicazione pubblicitaria che hanno come tema principale la pianificazione in settori come quello finanziario, assicurativo e immobiliare. Tuttavia, a parer mio, le pubblicità più simpatiche ed efficaci sono quelle delle agenzie viaggi, come per esempio gli storici spot pubblicitari di Alpitour, ancora oggi riprodotti, che ci mostrano con un semplice slogan l'importanza della pianificazione nei viaggi.



Friday, April 17, 2020

STEP#4 La pianificazione nella mitologia

Spesso i personaggi mitologici devono accantonare le loro capacità sovrumane, per adottare invece un approccio ragionato che prevede analisi del problema, valutazione attenta delle possibilità e delle risorse disponibili e individuazione e realizzazione delle soluzioni... in sintesi pianificare.
L'episodio di cui voglio parlare, anche se non molto noto, illustra come il semidio Ercole, in una delle famose dodici fatiche, accuratamente pianifichi le sue azioni, ricorrendo molto più al ragionamento e all'intelligenza che non alla proverbiale forza sovrumana per cui è ricordato: si tratta della fatica delle stalle di Aùgia.
Aùgia, re dell'Elide, ricchissimo e spilorcio, possedeva tremila buoi, ma era tanto avaro da non voler spendere per far ripulire le stalle. Da ormai trent'anni in queste si accumulava il letame, quando la notizia venne riportata ad Euristeo che ordinò a Ercole di pulirle in un solo giorno, impresa impossibile anche per un semidio. Ercole immediatamente capì che l'impresa non poteva essere portata a termine con la sola forza. Allora si ingegnò e, pensando e ripensando, riuscì a pianificare un espediente che facesse al caso suo: usò la corrente di un fiume che passava li vicino, deviandone il corso, per farlo passare attraverso le stalle e portando a termine il compito affidatogli nei tempi previsti.
Tutto ciò ci fa capire di come pianificare possa semplificare la vita.

Saturday, April 4, 2020

STEP#2 "Pianificare": dall'antica Roma alla rivoluzione industriale

Pianificare nell'attuale significato è una parola recente. Non dobbiamo però pensare che questa non venisse già usata, sebbene raramente, in tempi più antichi con diverse accezioni. E' possibile rintracciarne l'uso in epoca latina, per esempio negli scritti di Cicerone (106 a.C. - 43 a.C.).
Cicerone fu una delle persone più influenti del suo tempo, ricoprendo ruoli di filosofo, scrittore, oratore, politico e avvocato. Nelle sue "Orationes", famose orazioni generalmente pronunciate da lui in piazza, ritroviamo l'affiancamento dei due termini "planum ficare", con il significato, diverso da quello odierno, di "mostrare, dimostrare".
La parola "pianificare" è quindi stata abbandonata nei successivi secoli, per poi ricomparire con il significato attuale nella prima metà del '700 in Inghilterra e mezzo secolo più tardi in Italia. Questo ritorno è dovuto molto probabilmente all'industrializzazione europea, avvenuta con la prima rivoluzione industriale, iniziata proprio nel Settecento. La pianificazione è infatti un importante processo industriale.

STEP#1bis "Pianificare": dove è andato e come è venuto

Come abbiamo già visto nel post precedente "pianificare" deriva dal latino "planus ficare", ma sarà proprio così? Non solo nell'italiano, ma anche in molte altre lingue europee, il termine non è stato usato fino alla seconda metà del Seicento; mentre precedentemente venivano usati sinonimi della parola.
Il primo uso della radice di "planus" per indicare un progetto, uno schema mentale, è rintracciabile nel sostantivo inglese "plan", comparso intorno agli inizi del Settecento. Tuttavia la parola già esisteva nella lingua inglese, anche se nata solo nella seconda metà del Seicento, con il significato di disegno in prospettiva o progetto di un oggetto, ma in questo caso poneva le sue radici nel termine francese "plan" (con il significato di pianta per esempio di una casa), che a sua volta derivava dall'aggettivo sostantivato latino "planum". Invece il nuovo significato di progetto che assume "plan" proviene dall'influenza figurata di un altro termine francese "planter" (ossia piantare, disporre nel terreno) e di un antica parola italiana derivante dal latino "planta" (virgulto o pianta del piede). Nel 1728 in Inghilterra viene poi usato per la prima volta il verbo "to plan" con il significato di fare un piano. La parola italiana "pianificare" deriva da questo termine con l'aggiunta del tipico suffisso italiano "-ficare", usato per i verbi che indicano il realizzare. Quindi rispondendo alla nostra domanda possiamo dire che "pianificare" non deriva unicamente dal latino "planus", ma la sua etimologia è ben più complessa.
Nelle lingue europee è visibile l'influsso di "to plan" tanto che anche in culture relativamente distanti l'etimologia è la stessa, come per esempio in Russia. Di seguito propongo qualche esempio:

  • spagnolo: "planificar"
  • russo: "планировать" ("planirovat")
  • portoghese: "planificar"
  • francese: "planifier"
  • tedesco: "planen"
  • polacco: "planować"
  • ucraino: "планувати" ("planuvaty")
  • rumeno: "planifica"
  • svedese: "planera"
  • norvegese: "planlegge"

Thursday, March 19, 2020

STEP#1 Pianificare : definizione ed etimologia

Pianificare è un'azione che compiamo spesso. Lo facciamo per far si che un'attività venga svolta nei modi e nei tempi stabiliti, consentendoci di prevenire ed evitare eventuali imprevisti che potremmo incontrare sulla nostra strada, per non trovarci in balia del caso.

Se cerchiamo il termine "pianificare" sul dizionario troveremo come accezioni:

  1. regolare, organizzare, progettare secondo un piano;
  2. regolare secondo criteri di pianificazione.
Etimologicamente pianificare è la composizione del sostantivo piano e del suffisso -ficare. Piano deriva dal latino "planus", che aveva come significato "essere piatto". "Ficare" è invece un suffisso tipico dei verbi, derivante dalla parola latina "facio", l'equivalente del nostro "fare". Facendo una ricerca sul dizionario latino, si trova che già Cicerone utilizzava l'unione dei due termini "planum facere" con il significato di "mostrare". L'enciclopedia Treccani afferma anche che il significato di pianificare risale al suo equivalente inglese "to plan". Da tutto ciò deriva il nostro termine pianificare.

Dopo questa introduzione, che illustra il tema di questo blog, continuerò a postare informazioni, argomenti ed esempi inerenti alla pianificazione, con l'obbiettivo di capirne l'importanza nella vita di tutti i giorni e le applicazioni nei più svariati ambiti.

STEP#25 Un ultimo sguardo al "pianificare"

In questo blog abbiamo analizzato la parola "pianificare", vedendo come la pianificazione è stata ed è tuttora fondamentale all...